Mama Maria Pia
Di chi è la fije
(Biografia)

E' la fije di nonno
Armando e nonna Rina... 

Tanto tempo fa, nella campagna di un piccolo paesino abruzzese, nonno Armando e nonna Rina, dopo aver perso due piccoli bambini mettono al mondo una cucciola speciale forse per superare il grande dolore.
È così che nacque mammina mia bella.
La sua vita ad un certo puto però si ribella e colpisce duro alla testa, e poi al cuoricino e alla gola. Non è un caso.
Messa a dura prova supera saltando ogni ostacolo con gentilezza, fede, amore, forza e coraggio.
La morte più volte la vuole portare via con sè verso mondi sconosciuti e col suo mantello nero prova a prenderla ma io le stendo una corda sottile ma residente che dal mio cuore va dritta al suo.
Lei la afferra e combatte senza rabbia come fosse niente.
Vuole abbracciare ancora me, questa magnifica vita e tutte le persone care.
Lei che convive con una stronza benedetta malattia, la più difficile da accettare.
È quella che nessuno riesce a vedere ma c’è e dentro fa troppo rumore così tanto da rimbombare anche fuori.
Gioca a nascondino, non si fa mai prendere e non va mai via. Ti tiene la mano per sempre e ti fa compagnia e non resta che viverci insieme.
Si sa, sceglie le persone speciali, quelle che non si arrendono mai e noi non lo faremo, lotteremo sottobraccio con essa a qualsiasi costo anche quando ti mangia tutte le forze e ti mette a letto ko...

Un giorno ve la racconterò meglio perchè potrebbe essere un esempio di aiuto a non mollare mai e a imparare a vedere la luce nel buio più nero!
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Un pizzico di mAMA
Maria Pia

Ciao, la mia mamma si chiama mammina bella, mAMA Maria Pia, mAMA Pia, zia Piotta, per i miei cugini, zia Pia per tutti i bimbi delle mie amiche, o semplicemente Maria Pia.

Il suo nome già
parla da solo.
È un esserino singolare ...

Cantanti amati:
Eros Ramazzotti e Gianni Morandi.
Gelato preferito:
Nocciola e stracciatella.
Piatto prediletto:
Pizza rossa.
Canale adorato: Rai 1.
Difficilmente perde una puntata dei programmi pre-cena.

A differenza mia è abitudinaria e ha la sua routine quotidiana.
Va in ansia con i cambiamenti.

È magra ma è una golosona.
Nonna deve quasi mettere il lucchetto al frigorifero e nascondere i dolci sotto il letto e pure io.
Non ama bere l’acqua preferisce la coca cola.
Non beve vino nè caffè ma orzetto a colazione e tisane ad ogni occasione.
Le piace mangiare quasi tutto, il sushi, il kebab, il tajine e le cucine di ogni luogo.
Non mangia l’insalata, la odia ma adora i formaggi e ovunque vede delle caramelle subito ne chiede una. 
Ha il verme solitario, pensa sempre: che si mangia?

Di natura troppo buona e assai premurosa. 
Pensa sempre a tutti e se ti incontra le spunta un sorrisone da paresi e poi a casa
prega anche per te. 
Prima di dormire non solo prega per tutti, ma canta.

Dice che le piacerebbe essere una suora ma non ha avuto la chiamata e poi non avrebbe ricevuto il dono più prezioso del mondo (io a detta sua).

È buffa e un po’ bizzarra quando ai compleanni augura 199 anni, si 199…


Ama il rosario, il mare, i cappelli d’estate come un’americana a Parigi, gli occhiali da sole, il rossetto rosso, i vestiti colorati, il suo profumo, l’associazione,
gli amici, la famiglia, e i bambini.
Non esce mai senza orologio e senza rossetto.


I suoi appuntamenti fissi: la casa nella prateria, la telenovela dopo pranzo, la divina misericordia alle 15, la messa ogni giorno e l’associazione tutti i pomeriggi. Per 20 anni mai assente salvo problemi di salute.
Adora andare al cinema, fare teatro, ballare, cantare anche in macchina e fa parte di un coro speciale.
Ama sferruzzare a maglia e all’ uncinetto, dipingere, fare i lavoretti manuali di ogni genere e cucinare per tante persone. 
Ha le maniche d’oro. Tutto meglio se in compagnia, se sta da sola non le va.

Era un’artista sin da giovane.
Realizzava quadri di rame e acquerelli, ricamava, lavorava all’uncinetto e ai ferri, adorava cucinare e studiare. 
Per fortuna negli ultimi anni ha ripreso a fare tutto ciò che le piaceva allora.

Era timida da ragazza, riservata e molto educata ma anche compagnona ironica ma era anche un po’ troppo testarda. Ascolta solo me ma se si mette qualcosa in testa non la ferma nessuno.

Prima non parlava mai adesso lo fa a raffica, devo stopparla, è l’ansia. E perciò va spesso in bagno anche se poi non le scappa.

La malattia l’aveva ridotta un vegetale nel letto adesso invece ha ripreso a vivere più di ogni essere. Una forza della natura che vuole recuperare gli anni “persi” della malattia 

Le piace molto uscire, andare alle feste, a mangiare fuori, il karaoke ma poi deve tornare a casa sua. È una girandolona, vorrebbe uscire ogni giorno e ogni sera. Le piace viaggiare e con me ha provato anche a farlo in libera col furgone camperizzato e da allora vorrebbe uscirci sempre.

La malattia non l’ha incattivita, l’ha resa ancor più speciale.

È incredibile , non si arrende mai e
ha un grande cuore, forse uno dei più grandi.
Tira su il morale a tutti e vede il positivo ovunque. È una macchietta la mia scriccioletta.
 Ovunque va a mangiare mi riporta sempre qualcosa da assaggiare. 
Quando mi vede i suoi occhi luccicano e ha un amore per me più delle altre mamme. 
Dicon tutti che è di un altro pianeta. Uno dei fiorellini più belli di Dio.
Chiunque  la conosce se ne accorge e se ne innamora. 
Basta anche solo qualche ora per vedere la sua straordinaria bellezza interiore. 
E da giovane dicono che era tra le ragazze più belle del paese e infatti niente chiacchiere, le foto e i fatti parlano…

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